La Chiesa si trova menzionata come Pieve a partire dalla prima metà del XIII secolo e nel corso dei secoli ha mantenuto un ruolo di grande rilevanza ecclesiastica sul territorio padovano. L'edificio fu ricostruito nel XIX secolo, mentre nel secolo successivo furono aggiunte le navate laterali. L'imponete casa canonica, invece, si è mantenuta nella sua struttura originaria risalente al XVII secolo. L'interno della parrocchiale è abbellito da pregevoli opere d'arte, la cui abbondanza si spiega con la forte presenza del Vescovo di Padova. Diverse opere furono realizzate tra il 1580 e il 1590 dal veneziano Palma il Giovane. L'artista dedicò numerose tele alla vita di San Girolamo (Storie di San Girolamo), uno dei "padri della Chiesa"; in particolare sul lato sinistro del presbiterio si può ammirare un'opera che raffigura l'episodio più significativo della vita di S. Giorolamo, approdato in Oriente per sottrarsi alle false accuse di calunnie, promosse la nascita di un monastero a Betlemme e ritornò a occuparsi dei suoi studi sulle Sacre Scritture. Le navate laterali sono arricchite da altre due tele, sempre di Palma il Giovane, che raffigurano: in una San Girolamo che riceve doni dai mercanti con il leone ammansito accoccolato ai suoi piedi, mentre nell'altra il Santo è rappresentato in povertà e preghiera, a riassumere due capi saldi della sua esistenza. Va menzionato anche il dipinto attribuito alla scuola di Bonifacio Pitati, che rappresenta una peccatrice in casa di Simone.