San Giorgio delle Pertiche è un comune italiano della provincia di Padova, in Veneto. Il Comune si estende lungo la parte settentrionale della Provincia, comunemente chiamata Alta Padovana.
La caratteristica pianeggiante della zona e l'abbondanza di corsi d'acqua hanno sempre favorito l'agricoltura e l'allevamento in genere. Accanto al settore agricolo si sono sviluppate, soprattutto a partire dal dopoguerra, numerose realtà imprenditoriali: piccole e medie imprese molto vitali.
Il benessere che si è diffuso nel corso degli anni ha contribuito all'incremento demografico e la popolazione ha ormai superato i diecimila abitanti.
I principali corsi d'acqua sono il fiume Tergola, che attraversa il territorio da nordovest a sudest lambendo la frazione di Arsego e il capoluogo, San Giorgio delle Pertiche.
Il torrente Muson dei Sassi (di origine artificiale), scorre in direzione nord-sud lungo la strada regionale del Santo; i due corsi d'acqua si incontrano in località Torre di Burri, attraverso la costruzione di un ponte canale. Il comune è attraversato da numerose piste ciclabili: tra le più importanti e conosciute vi è la "Treviso-Ostiglia", ex ferrovia militare, che attraversa tutto il territorio comunale e collega Padova con le Provincie di Treviso e Vicenza.
Le Frazioni
Arsego è una delle frazioni di San Giorgio delle Pertiche. La località di Arsego dista un paio di chilometri dal capoluogo. Il toponimo "Arsego" deriva molto probabilmente da un fiumicello che scorreva nel suo centro e che scomparve a causa della canalizzazione del canale Piovego, da non confondere con l'omonimo canale (Piovego) che transita in Padova. Cavino è una frazione di San Giorgio delle Pertiche. Confina con i paesi di Campodarsego, Tavo, Curtarolo, Arsego e San Giorgio delle Pertiche. Morfologicamente è situato in pianura, senza fiumi o canali di comunicazione. Il suo nome deriva dalla particolare configurazione del suolo, situato al confine sud-ovest del Graticolato romano "Cis Musonem". Il termine agrario "cavino" indica uno scolo che raccoglie l'acqua piovana dei paesi limitrofi e principalmente da Arsego. L’antica denominazione infatti era Cavino d’Arsego. La Parrocchia è di recente costituzione e prende il nome di "Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù". Prima della sua costruzione esisteva solamente un antico sacello dedicato alla Madonna Addolorata. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa ha ospitato le urne di San Gregorio Barbarigo e di Giordano Forzatè, traslate per motivi di sicurezza dalla cattedrale di Padova. La via centrale del Paese è dedicata a Giovanni da Cavino (1500-1570), importante medaglista e coniatore di monete nato a Padova da famiglia cavinese.
La prima traccia storica che testimonia la presenza di questo insediamento nel territorio padovano risale all'anno 1130, in un atto del vescovo Bellino, fu feudo dei Da Romano, conti di Onara e di Arsego sin dalla fine dell'anno Mille.
La chiesa parrocchiale è intitolata ai Santi Martino e Lamberto. Le prime notizie dell'edificio sono contenute in un testamento del 1161, intitolata a San Lamberto. Nel 1297 si documenta l'integrazione della chiesa a San Martino di Tours.
In località Cocche sorge una chiesetta dedicata alla Madonna della Mercede, eretta nel 1837 per ringraziare la Vergine per aver risparmiato la contrada dall’ultima epidemia di peste del 1831 che tanti morti provocò anche nella nostra zona.